Il PRP o semplicemente rivitalizzazione del cuoio capelluto per rinvigorire i capelli, è ormai una pratica diffusa e con risultati molto soddisfacenti.
L’esecuzione è piuttosto semplice: si effettua un prelievo di sangue il quale viene centrifugato, separando la parte cellulare dalla parte sierosa e proprio in quest’ultima, nell’area basale, verrà prelevata quella parte di siero ricca di fattori di crescita (PRP-Plateled Rich Plasma- plasma ricco di piastrine). Anche se va correttamente specificato che il plasma non è proprio ricco di piastrine, ma è ricco di fattori di crescita, dette anche citochine.
Certo, è vero anche che i fattori di crescita sono depositati all’interno delle piastrine.
Il PRP (fattori di crescita locali) ha la capacità di stimolare e pertanto di sintetizzare molecole di quello specifico tessuto, in questo caso della cute e degli annessi (capelli e unghie). Pertanto non è mai superfluo specificare che le micro iniezioni di PRP devono avvenire a una distanza non superiore a cm 2/2,5. Ecco perché sono detti fattori di crescita locali in quanto agiscono localmente.
Mi è capitato più volte di sentire da parte di pazienti che erano state fatte 3-4 iniezioni sul cuoio capelluto dell’intera calotta cranica. In questo modo non è possibile attivare in maniera diffusa sulla cute il processo che porterà all’irrobustimento e alla crescita del capello. Normalmente è sufficiente ml 1-1,5 di siero contenente fattori di crescita per eseguire 25 punture circa coprendo in tal modo l’intera area del cuoio capelluto della calotta cranica.
Rivitalizzazione del cuoio capelluto: risultati.
Affinché le iniezioni di PRP diano risultati, necessita che vengano eseguite almeno 3 sedute distanziate circa un mese tra di loro. Ciò per dare una continuità allo stimolo e quindi alla crescita del capello. I risultati che si possono apprezzare con il PRP sono di 2 tipi: da una parte si avrà l’irrobustimento del fusto e dall’altra si normalizzerà la perdita, qualora ci fosse, perdita eccessiva.
E’ assolutamente falso credere che il PRP possa far ricrescere un bulbo atrofizzato.
Ciò che ho scoperto in persone con capelli bianchi che si sono sottoposte a molteplici sedute di PRP, è la modifica del pigmento dei capelli, da bianchi a neri. E’ una casistica contenuta, tuttavia è di buon auspicio. Terrò informati quanti vorranno approfondire.