Nei Torino: I nei o meno comunemente detti nevi, sono delle manifestazioni della cute e della mucosa. Sono costituiti da cellule che producono melanina, chiamati melanociti. Più frequentemente appaiono nel corso degli anni, ma talvolta compaiono sin dalla nascita. Come ogni elemento biologico nascono, crescono, mutano, invecchiano, ma proprio come potrebbe accadere per qualsiasi altra cellula, possono anche trasformarsi in cellule tumorali. Si conoscono vari tipi di tumore alla pelle, oltre il temuto melanoma, citiamo il carcinoma basocellulare, noto anche come basalioma, e i meno frequenti sarcoma di kaposi e carcinoma a cellule di Merkel ed altri. Ma quello che più dobbiamo temere per aggressività e frequenza, è il melanoma. Tumore maligno che si sviluppa dalle cellule della pelle che normalmente producono il colore che ci caratterizza.
Sarebbe sbagliato considerare ogni neo un tumore, o anche solo un potenziale tumore, così come non consideriamo tumore una cellula qualsiasi del nostro organismo. Tuttavia sarebbe sbagliato se non ci soffermassimo su delle considerazioni di natura morfologiche e statistiche che riguardano i nei.
Iniziamo con il chiederci se in assoluta autonomia possiamo fare un primo screening, una prima valutazione, perlomeno per toglierci paure ed ansie immotivate o se invece dobbiamo responsabilmente recarci presso uno specialista per una visita più approfondita.
Nei Torino: autovalutazione
Esiste uno strumento, noto come la regola dell’ABCD, che possiamo utilizzare per un uso domestico.
La A sta per Asimmetria: osservando il neo devo poterlo dividere in due identiche metà. In questo caso vuol significare che il neo cresce secondo un principio fisiologico, quindi niente paura per questo primo punto.
La B sta per Bordo, che normalmente non deve apparire molto disomogeneo, in ogni caso se notiamo irregolarità, tipo formazioni ad anse e peggio ancora con frastagliature, beh, manteniamo la calma, perché vuol dire che il neo inizia a mutare.
La C indica il Colore. Normalmente il pigmento di un neo vira da un marrone tenue ad un marrone scuro, ma colori come il rossastro, verdastro, bluastro e nero intenso, sono da considerare elementi di cambiamento.
Infine la D indica la Dimensione del neo. Il diametro massimo che discrimina un neo da considerare come un elemento di trasformazione e un normale fisiologico neo è di 6 mm. Quindi se il diametro del neo è sotto i 6 mm niente preoccupazioni, se sta sopra è da considerare come un punto a favore del cambiamento. Certo, tanti cambiamenti potrebbero essere motivo per cui si possa sviluppare un tumore nel tempo.
Però, se ho notato da poco anche due o tre dei punti sopra descritti, non devo allarmarmi, ma devo semmai prenotare una visita, meglio con la videodermatoscopia. In pratica devo mappare i nei, bisogna capire meglio, ingrandendoli su uno schermo molto illuminato, la natura degli stessi, osservando le loro caratteristiche e leggendo le informazioni che ci inviano.
Chiariamo che i nei in rilievo sulla pelle non escludono la malignità o la benignità, seppur la stragrande maggioranza di questi è benigna.