Mentoplastica

mentoplastica

Mento sfuggente, mentoplastica non chirurgica

Un mento eccessivamente sfuggente o eccessivamente pronunciato conferisce al volto in generale un aspetto non gradevole, addirittura osservato di profilo risulterà ancor più evidente la sproporzione o disformia. Diciamo che in passato su un mento avente queste caratteristiche l’unica soluzione era l’intervento chirurgico: sia che si trattasse di una ricostruzione ossea sia che si utilizzassero materiali biocompatibili. La mentoplastica della quale ci vogliamo occupare riguarda il mento sfuggente, sia moderatamente ma anche dalle forme più importanti. Tralasciamo quelle forme che manifestano un mento troppo pronunciato, per quanto queste ultime possono essere inquadrate sotto la voce “profilo del viso” e possono di conseguenza essere affrontate. In prima istanza il mento va studiato frontalmente che di profilo, non tralasciando sia l’osservazione a destra che a sinistra (talvolta possono essere differenti), oltre a valutare la consistenza dello stesso e la mobilità eventuale. Va compreso se iniettare solo nella parte anteriore o/e anche nella parte inferiore, ciò dipende dalle condizioni che presenta il mento da trattare. Stabilito ciò, uso abitualmente due tecniche, con ago direttamente sul periosteo e con agocannula nell’ipoderma profondo. Il G prime dell’acido ialuronico deve obbligatoriamente essere alto e altissimo. Personalmente in base alle caratteristiche dei tessuti combino le due tecniche unitamente ai due differenti tipi di acidi ialuronici. E’ inutile affermare che il G prime dell’acido ialuronico, quindi il grado di coesività, è fondamentale nel conferire la spinta ai tessuti affinché diano il risultato che abbiamo immaginato. Poi, per un risultato straordinario, occorre avere manualità, esperienza nella gestione delle variabili, maestria nel saper cogliere e gestire ogni particolare, senso artistico per donare forme aggraziate.

La mentoplastica non chirurgica attraverso l’impianto di acido ialuronico di ultima generazione, sapientemente selezionati tra i tanti presenti, permette di correggere il mento sfuggente e oserei affermare per qualsiasi grado di severità. Inoltre è possibile correggere un mento eccessivamente appuntito o esageratamente squadrato. Naturalmente prima dell’impianto di acido ialuronico, fondamentale è lo studio delle caratteristiche e delle proporzioni del volto da trattare. Solo successivamente, unitamente all’interessata, si potranno concordare i punti, le aree e i tratti da migliorare. L’impianto è indolore e viene praticato sia con un piccolo ago che con un piccolo ago cannula. Privo di qualsiasi effetto indesiderato e collaterale, permette di riprendere sin dallo stesso giorno la vita di relazione, evitando così costosi e faticosi giorni di degenza. La permanenza dei prodotti di alta gamma in questa sede è superiore ai 48 mesi.

 

Mentoplastica chirurgica

Il mento se non è ben proporzionato rispetto a bocca, naso, occhi e fronte, può compromettere la generale armonia del viso. Chi desidera dare più carattere al proprio mento, rendendo così più armoniosi i tratti del volto e la linea del profilo, può sottoporsi a un intervento di chirurgia estetica: la mentoplastica.
Ma è possibile anche ridurre un mento troppo sporgente o eliminare il doppio mento.

INTERVENTO DI MENTOPLASTICA

Su un viso complessivamente armonioso ma con un mento troppo piccolo, è possibile eseguire una mentoplastica di tipo additivo, cioè un intervento chirurgico che aumenta il volume di questa parte del volto mediante l’applicazione di una piccola protesi.
È un intervento in day hospital che non lascia cicatrici esterne. In più, pur trattandosi di un intervento permanente (la protesi può durare circa 10 o 15 anni), il risultato non è irreversibile: se si vuole tornare indietro è possibile estrarre la protesi.

LA VISITA PRELIMINARE

Nella visita preliminare, finalizzata alla mentoplastica, lo specialista esamina le condizioni generali di salute della persona, lo stato della pelle, la stabilità emotiva e le motivazioni che la spingono a voler eseguire l’intervento. Il medico richiederà esami per valutare la corretta funzionalità del cuore.
Valuterà qual è, tra le tante a disposizione, la soluzione migliore per ogni caso e anche la persona può avere un’idea realistica di come sarà dopo l’intervento.
La protesi verrà scelta nella misura più indicata al singolo caso: questa avrà non solo lo spessore, l’altezza e la lunghezza richiesta, ma la sua forma sarà tale da adattarsi perfettamente all’osso cui verrà applicata.

L’INTERVENTO

L’intervento di mentoplastica che dura circa 20 o 25 minuti può essere eseguito sia in anestesia generale che in anestesia locale, soprattutto se chi vi si sottopone non è troppo ansioso, abbinato a una blanda sedazione. Dopo l’anestesia il chirurgo pratica un’incisione nella zona che si trova nella bocca, tra i denti dell’arcata inferiore e il labbro, di una lunghezza pari a quella che c’è da canino a canino.
Attraverso questa incisione si può entrare in profondità senza intaccare la pelle esternamente e senza lasciare cicatrici. Con appositi strumenti il chirurgo scolla dall’osso i muscoli e la membrana che lo riveste, il periostio, formando così una sorta di tasca.
La protesi scelta viene applicata tra l’osso e il periostio e fissata con alcuni punti alla superficie ossea. Tutto viene chiuso con punti di sutura che si staccheranno da soli.

PER IL DOPPIO MENTO

Normalmente il doppio mento è costituzionale e, nella maggior parte dei casi, si tratta di un eccesso di grasso accumulato nella regione sotto-mentoniera. Più raramente è la struttura muscolare a causare l’inestetismo, specie in età avanzata con rilassamento anche cutaneo.
• Nel primo caso il chirurgo interviene con una liposuzione della zona interessata. È un intervento semplice, che si effettua in anestesia locale.
• Nel secondo, invece, la correzione avviene nel corso di interventi di lifting facciale che interessino anche la risistemazione del collo.

PER RIDURLO

Per il mento troppo evidente o sporgente si ricorrerà alla mentoplastica riduttiva. Sempre tramite un’incisione all’interno della bocca il chirurgo procede fino a scoprire l’osso.
Individuato e disegnato l’eccesso da correggere, l’osso viene limato con una fresa rotante (simile a quella usata dal dentista) fino a raggiungere forma e volume desiderati.
Lavaggio con antibiotico, fissaggio dei muscoli sulla nuova superficie ossea e sutura con punti che cadranno da soli, terminano l’intervento. Una mentoniera elastica per 3 giorni e l’utilizzo della borsa di ghiaccio saranno d’aiuto per ridurre il gonfiore.

DOPO L’INTERVENTO

La convalescenza consiste in 3 o 4 giorni in cui il paziente, tornato a casa propria, deve evitare di masticare cibi duri per non smuovere la protesi. Da evitare anche cibi caldi e piccanti che potrebbero provocare bruciore e irritazione lungo l’incisione. Un po’ di riposo e una borsa di ghiaccio aiuteranno a recuperare più rapidamente. Farmaci antinfiammatori attenueranno l’indolenzimento e antibiotici ridurranno il rischio di infezioni.

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