PERCHE’ SI RICORRE ALLA MASTOPLASTICA ADDITIVA
Come dice la espressione stessa, mastoplastica additiva, è questo un intervento di aumento delle mammelle e solitamente la persona che richiede questo tipo di intervento ha sempre avuto un seno piccolo oppure ha avuto uno svuotamento senza però un eccessivo cedimento verso il basso. In poche parole c’è un seno piccolo o svuotato, ma mai cascante (ptosico) anche se, a onor del vero, le ptosi lievi possono essere corrette con una scelta mirata delle protesi e dell’intervento stesso. Inoltre ci sono le asimmetrie, cioè differenze di volumi evidenti tra i due seni che si correggono con differenti volumi di protesi, affinché si abbiano, dopo l’intervento di mastoplastica additiva, volumi pressoché identici.
ASPETTATIVE DELLA PAZIENTE
Nella mastoplastica additiva più che in altri interventi vanno attentamente valutate le caratteristiche del seno: consistenza, elasticità cutanea, forma, distanza capezzolo fossetta giugulare, distanza capezzolo solco sottomammario, distanza tra i capezzoli, ecc.. Tutto ciò affinché la risposta del medico alle richieste e ai desideri espressi della paziente sia, oltre che esaustiva, il più possibile attinente alle reali aspettative. Generalmente un medico bravo, attento e scrupoloso, visiterà la paziente prima dell’intervento di mastoplastica additiva non meno di 2 o 3 volte.
COME AVVIENE L’INTERVENTO DI MASTOPLASTICA ADDITIVA
Il giorno convenuto la paziente si presenta in clinica a digiuno e con tutti gli esami prescritti dal medico. Per quanto riguarda la copertura con l’antibiotico si consiglia di assumerlo il giorno prima e proseguire per i 5 giorni successivi. L’assunzione nei primi giorni dopo l’intervento di un anti dolorifico è normalmente indicata. E’ prassi che in clinica la paziente venga visitata, prima dell’intervento di mastoplastica additiva, dal medico chirurgo, in seguito dal medico anestesista. Quest’ultimo traccerà il proprio disegno sul seno secondo uno schema proprio e secondo quanto stabilito precedentemente con la paziente. L’intervento ha una durata variabile tra un’ora e due ore e mezza. Generalmente, se nel corso dell’intervento non c’è stato sanguinamento significativo, viene fatto un bendaggio elasto compressivo e non vengono applicati i drenaggi. In caso di sanguinamenti evidenti nel corso dell’intervento verranno applicati i drenaggi. Si consiglia vivamente di evitare l’aspirina qualche giorno prima e due settimane dopo l’intervento. Il reggiseno elasto compressivo verrà indossato per due mesi e la forma del proprio seno si renderà stabile e definitiva sin dal mese successivo all’intervento.
LA SCELTA DELLE PROTESI
Nella mastoplastica additiva la scelta delle protesi è un momento fondamentale che non solo deve tener conto del volume ma della consistenza, della forma e della proiezione. Oggi è possibile donare alla paziente un gran numero di possibilità per una corretta scelta delle protesi. E’ necessario però coordinare le caratteristiche variabili delle protesi perché si arrivi al risultato desiderato. Le protesi possono essere per esempio di forma rotonda più o meno proiettata in avanti, dal profilo più o meno alto, più o meno consistente, oppure di forma a goccia (anatomica) più o meno pronunciata, ecc..
LA PROTESI: SOTTO GHIANDOLA O SOTTO MUSCOLO ?
Nella mastoplastica additiva la protesi può essere posizionata sotto la ghiandola mammaria (retro ghiandolare) oppure sotto il muscolo pettorale (retro muscolare).
Generalmente si preferisce posizionarle sotto il muscolo in quanto è meno visibile la protesi dall’esterno, l’esito dell’intervento ha una maggiore durata e il seno appare più naturale . Nella stragrande maggioranza dei casi la scelta in questo caso cade sulla protesi dalla forma rotonda. Nel caso in cui si dovesse scegliere la sede retro ghiandolare, la paziente deve per lo meno avere una consistenza del tessuto cutaneo e sottocutaneo sufficientemente spesso da mascherare i bordi della protesi ed essere pertanto il più possibile nascosta.
L’ANESTESIA
Avendo l’anestesiologia fatto passi di notevole importanza in avanti, è possibile in persone selezionate e per il posizionamento delle protesi, soprattutto nella zona retro ghiandolare, eseguire un intervento di mastoplastica additiva con l’ausilio dell’anestesia locale con sedazione. Diversamente si esegue in anestesia generale.
LE CICATRICI AL SENO
La cicatrice nella mastoplastica additiva è solitamente trascurabile, sia che avvenga nel solco sottomammario che nel tratto periareolare; forse la più evidente è quella del cosiddetto cavo ascellare, che in verità è sul margine anteriore del cavo, non ha avuto grande fortuna questa via d’ingresso ed oggi è stata pressoché abbandonata.
IL POST OPERATORIO
Dopo l’intervento di mastoplastica additiva è normale sentirsi un po’ stanchi e spossati, accade normalmente per ogni tipo di intervento. Si assumeranno i farmaci prescritti (l’antibiotico e gli anti dolorifici) e si osserverà il necessario riposo e soprattutto, nel corso delle prime due settimane, evitare sforzi alle braccia. Dopo 2/4 giorni verranno rimossi i drenaggi, ove presenti; tra il decimo e il quindicesimo giorno si rimuovono i punti di sutura, si indosserà il reggiseno elasto compressivo (tipo quello delle sportive) e si faranno i necessari controlli che generalmente si protraggono fino al terzo-quarto mese e comunque non mai inferiori a sei/otto mesi.