Laserterapia torino: il laser è un’apparecchiatura medica introdotta ormai da più di trent’anni nell’ambito sia chirurgico che medico, e oggi possiamo affermare che è uno strumento di utilizzo quotidiano. Più comunemente è stato introdotto e utilizzato il termine laserterapia.
Il laser, che è un acronimo e che sta per “light amplification by stimulated emission of radiation”, in pratica è un’amplificazione del fascio luminoso attraverso la stimolazione con emissione di radiazioni. In definitiva questo fascio di luce emesso dall’apparecchio, viene convogliato attraverso una fibra ottica direttamente sui tessuti della paziente da trattare. Questa luce ha delle particolarità, è intensissima e monocromatica, cioè ha una sola lunghezza d’onda, pertanto risulta colorata. Quindi, quando noi pratichiamo la laserterapia, altro non facciamo che indirizzare la luce emessa dall’apparecchiatura sui tessuti.
Ricordiamo che la luce del sole che a noi sembra bianco-gialla, in verità è fatta di svariati colori che vanno dal verde al rosso all’azzurro, (ricordiamo il prisma di Newton, con il quale divise la luce nei suoi diversi colori).
Naturalmente ogni lunghezza d’onda ha una sua applicazione: un laser usato per incidere i tessuti cutanei è diverso dal laser utilizzato per occludere i vasi, che è diverso da quello utilizzato per eliminare i peli superflui, e così via di seguito. Ma fondamentalmente ciò che distingue un tipo di laser da un altro tipo è la lunghezza d’onda del fascio di luce che viene generato dall’apparecchio e convogliato sui tessuti.
Laserterapia torino: differenze tra laser.
Altro aspetto che differenzia e contraddistingue i laser tra di loro è la fonte o il materiale utilizzato per generare il fascio di luce. Ne esistono di vari tipi, che vanno dal diodo, all’alessandrite, al CO2, al neodimio-yag.
Altro particolare dei laser sono i tempi di emissione della luce, il fascio convogliato può essere frazionato in tempi che decide il medico sulla base della sua esperienza e di ciò che è richiesto rispetto all’inestetismo da trattare. Pertanto il fascio può essere continuo oppure interrotto, e i tempi on e i tempi out possono essere decisi dall’operatore. I tempi di interruzione solitamente variano da un massimo di 1 secondo ad un minimo di 1/100 di secondo.
Con il laser si pratica quella che viene definita la laserterapia.