Cheloidi e cicatrici ipertrofiche torino: i cheloidi sono delle risposte cicatriziali esagerate; il tessuto sentendosi danneggiato e dovendo riparare ha messo in atto una risposta eccessiva. La ragione che porta un tessuto ad una tale risposta non è nota, sappiamo che alcune etnie sono più propense alle manifestazioni cicatriziali ipertrofiche o/e cheloidee. Per esempio nei popoli africani e nei mulatti sono molto comuni risposte cicatriziali di tipo ipertrofiche e cheloidee anche dopo banali tagli superficiali della cute.
Nelle popolazioni caucasiche (europee e nord americane) questo tipo di cicatrici non sono per fortuna frequenti, ma nelle persone sulle quali si presentano destano non poche preoccupazioni. Esse sono talvolta esteticamente riprovevoli e in taluni casi possono compromettere funzioni importanti come il movimento muscolare sottostante.
Mentre le cicatrici ipertrofiche sono atti cicatriziali abnormi, le cicatrici cheloidee sono delle vere e proprie lesioni precancerose. In passato si tentava la via chirurgica per sperare in un risultato esteticamente più accettabile. Ma, considerato che statisticamente una revisione chirurgica ripropone nell’ 80% dei casi esattamente la stessa cicatrice se non peggiore, è stato oggi pressoché abbandonata.
Cheloidi e cicatrici ipertrofiche torino: la soluzione
Oggi la soluzione per chi ha esperienza al riguardo, è legata ad un uso sapiente e mixato tra certi cortisonici e il laser. Quest’ultimo deve essere usato con grande sapienza e dosato nell’opportuna quantità, diversamente si rischia di scatenare la reazione cicatriziale con peggioramento del quadro. Anche le benderelle di silicone o le creme a base di silicone possono nelle prime settimane e anche nei primi mesi dare risultati a volte soddisfacenti, dopo di che la loro forza si affievolisce molto.
Descrivere della quantità di prodotto cortisonico da usare e in quale frequenza è difficile poterlo prevedere, esso è legato al singolo caso, in quanto ogni caso è veramente un caso a se stante. Si deve tenere molto in considerazione dei possibili effetti collaterali, talvolta tanto pesanti e gravi. Lo stesso vale per l’uso del laser, se usare la luce in continuo e segmentata o frazionata, dipende molto dal tipo di cheloide e dall’esperienza del medico, oltre che dal tipo di laser. Non crediate sia semplice, è possibile, ma mai semplice.
In ogni caso le sedute sono diverse e il numero dipende dalla grandezza e dalla sede in cui si trova il nostro inestetismo. Solitamente mai meno di tre/quattro sedute e distanziate almeno tre settimane tra di loro. Dopo il trattamento prescrivo l’applicazione di una pomata leggermente medicata nei casi complicati e solo nei casi dove faccio uso del laser.
Cicatrici: il mio video
Di seguito un video dove parlo delle cicatrici e della loro rimozione.