Carbossiterapia torino: la carbossiterapia è utilizzata ormai da oltre quarant’anni. Si può affermare senza essere smentiti che rappresenta a tutt’oggi la terapia medica più efficace per la riattivazione del microcircolo e pertanto del suo più evidente beneficio, il ritorno venoso.
Già dopo 2-3 sedute si avverte un senso di miglioramento e leggerezza alle gambe. E’ in generale indicata in tutti coloro che soffrono di problematiche legate alla circolazione in misura più o meno evidente, ma è altresì un rimedio efficace nel prevenire la stagnazione dei liquidi agli arti inferiori. Si sa dall’esperienza che con il caldo il quadro complessivo sia clinico sia sintomatologico delle gambe tende a peggiorare in chi è affetto da insufficienza veno-circolatoria.
Carbossiterapia torino: come funziona.
La carbossiterapia è una terapia medica e si pratica iniettando con un microago nell’immediato sottocute, lungo gli arti inferiori. Per questa sua caratteristica di grande attivatore del microcircolo, la carbossiterapia viene utilizzata per contrastare il quadro clinico legato al formarsi della cellulite. Tante sono le signore che si sottopongono a questo tipo di terapia per la loro più o meno evidente cosiddetta cellulite. In verità, un ulteriore beneficio, proprio a causa del suo principio d’azione, si riscontra sulla cute con visibile effetto di elasticizzazione e turgore cutaneo. Tant’è che negli ultimi anni la carbossiterapia viene praticata anche sul volto e sul collo come effetto ringiovanente.
Nel corso della seduta la paziente avverte un bruciore passeggero della durata di qualche secondo e in ogni caso terminata la terapia non avverte più nulla. La carbossiterapia può essere praticata mediamente una volta alla settimana, ma nei casi più gravi, anche due sedute alla settimana, per un ciclo complessivo di 10 sedute. Non presenta effetti collaterali degni di nota e
non ha controindicazioni. Come ogni terapia iniettiva si può riscontrare un leggero ponfo nella sede d’iniezione e, qualora coinvolto un piccolo vaso, può originare un livido.